Hommage a Leon Markarian peintre naif

       Lévon Markarian è nato nell' 1906, a Erményköy (Haykur in armèno), un piccolo porto del mare di Marmara, vicino a Panderma.
     Nel 1914, la famiglia Markarian composta da sei bambini è espropriata e deportata a Adana.
     Nel 1921 Léon torna a Erményköy con tutta la famiglia, ma le concussioni continuano.
     Il 10 agosto 1922, Karékine, il padre di Léon, in accordo con lui, decide di lasciare il paese.
     Alle 9 della sera, la famiglia si imbarca a bordo del loro veliero, abbandonando tutto il loro patrimonio nel loro piccolo villaggio di pescatori.
     Attraversando il mare di Marmara furono costretti a causa della tempesta a ripararsi a Tekirdag.
     Passando lo stretto dei Dardanelles di notte, fanno scalo a Alexandroupolis, quindi raggiungono Cavalla in Grecia dove vendono la loro barca. Vi restano alcuni tempi per poi in seguito installarsi a Salonicco.
     Il 25 marzo 1925 entrano nel porto di Massiglia. Lévon lascia la sua famiglia ad Aix en Provence per recarsi a Nizza da un parente che dirige una società di costruzione di edifici.
     Lévon diventa veramente Léon il 25 febbraio 1928; questo giorno, sposa Lucia Floresta, che era appena arrivato di Catania, quindi installa definitivamente la sua famiglia a Nizza.

     È nel 1956 che si dedica alla pittura poiché la passione non lo ha mai lasciato dalla sua infanzia. E nel 1971, quando prende la sua pensione egli controlla perfettamente la sua arte, grazie al suo amore per la pittura ed alla poesia che libera.
     Nel 1983, mentre era al sommo, Léon cade seriamente malato e si dedica passionatamente alla pittura fino al 1990, dove muore, lasciando un'opera considerevole.